venerdì 29 giugno 2012

Calcio & Politica, quando il rettangolo di gioco ha la meglio sul parlamento europeo.




Il 28 giugno 2012 è una data destinata a passare alla storia, non per il vertice del Consiglio Europeo dove si è discusso di debito pubblico e crescita ma per la fantastica vittoria della nazionale guidata da Cesare Prandelli sulla favoritissima Germania

Per una volta la Germania starà dietro di noi in Europa, non importa se è l’Europa del calcio e non quella dell’economia, l’importante è che gli italiani possano rivendicare una superiorità sui tedeschi. Il giorno successivo ai due avvenimenti anche i giornali han fatto un po’ di confusione tra calcio e politica, e se il Corriere dello Sport recita simpaticamente “Vi abbiamo rotto lo spread”, ben al di là vanno due giornali più politici che sportivi ma che trovano nel calcio un momento di gloria per noi e vendetta verso gli odiatissimi tedeschi, e così Libero intitola “VAFFANMERKEL” identificando in Super Mario Balotelli un esempio per Mario Monti, mentre Il Giornale scrive “Ciao ciao culona” e continuando a confondere il calcio con la politica prosegue “Cara Merkel, dall’Euro esci tu”.

È vero che l’Italia è un paese di Santi, Poeti, Navigatori e Commissari Tecnici, ed è ancor più vero che di fiducia nella politica ce n’è poca e in Mario Monti ancora meno, ma da qui ad arrivare a mettere il paese nelle mani di Super Mario Balotelli mi sembra al quanto esagerato. Neanche con il massimo dell’immaginazione riuscirei a vedere un tavolo con la Merkel, Hollande, Cameron e Balotelli, con quest’ultimo che inizia a tirare semi di oliva alla Cancelliera tedesca o molliche di pane al Primo Ministro inglese.

Immagino Super Mario Balotelli al parlamento europeo che impotente sui temi di politica economica ma forte di un ribasso dello spread per prevalere sugli altri Primi Ministri si leva giacca, camicia e cravatta e fa vedere i muscoli. 

Concordo sul fatto che l’Italia sia stata fantastica, che Super Mario abbia giocato una partita stupenda dimostrando grande attaccamento alla maglia adirandosi per la sostituzione avvenuta quando era in preda ai crampi e condivido l’idea di Cesare Prandelli nel voler puntare ancora sul Super Mario nazionale anche per la finale di domenica contro la Spagna, una finale che si preannuncia difficile ma non impossibile. Ma spero proprio che lunedì il Corriere dello Sport, la Gazzetta e Tuttosport non debbano ricorrere alle imprese di Mario Monti per vendicare una sconfitta in finale contro le furie rosse.

Ora non ci resta che sperare che ognuno dei due Mario facciano il meglio nel proprio campo così da farci vale sia nell'Europa calcistica che in quella economica.

Forza Italia e forza i nostri Super Mario nazionali.

- Carlo Carlini - 

mercoledì 13 giugno 2012

Energie Rinnovabili: Quinto Conto energia tra politica e poteri forti




Innova Energie Rinnovabili, Cagliari - Negli ultimi tempi si è ampiamente discusso sul destino delle energie rinnovabili con lo spettro del Quinto conto energia che incombe sul loro destino. Il governo è orientato a ridurre gli incentivi statali spinto soprattutto dai poteri forti di quelle aziende che vedono nelle energie rinnovabili un mostro da combattere per evitare di perdere i tantissimi vantaggi a loro dedicati.


SOS energie rinnovabili in questi ultimi giorni sta facendo girare utilissime e-mail verità che raccontano cosa si nasconde dietro la volontà di contrastare le energie rinnovabili.
Si racconta di come il costo dell’energia, fissato dal GME (Gestore Mercato Elettrico), è inferiore nelle ore in cui questa viene generata da energie rinnovabili e di come questa aumenta quando viene prodotta con fonti fossili. Domenica 13 maggio l'elettricità, nelle ore di sole, fra le 8 e le 18 costava circa 3 centesimi di euro per kWh mentre raggiungeva i 9 centesimi di euro per kWh la sera in assenza dell'effetto fotovoltaico.
Esaminiamo invece un giorno lavorativo: lunedì 14 maggio la domanda è maggiore e le energie rinnovabili non sono sufficienti a tenere bassi i prezzi. Dalle 8 alle 18 il prezzo è intorno a 7 centesimi di euro per kWh. Da notare che la sera alle 21, senza l'effetto fotovoltaico, il prezzo sale fino a 10 centesimi di euro per kWh. Questi dati possono essere consultati proprio sul sito del GME www.mercatoelettrico.org.


Si racconta di come i grandi consumatori cosiddetti Energivori percepiscano forti somme in cambio della propria disponibilità a rinunciare all’erogazione in caso di insufficienza di energia. Insufficienza energetica che viene scongiurata grazie alla produzione delle energie rinnovabili che potrebbero causare l’eliminazione di questo benefit a favore di queste grandi aziende che si danno da fare per ostacolare le energie rinnovabili. A conti fatti tutti noi diamo a circa 650 milioni l’anno a poco meno di 200 grandi utenti Energivori. Ovviamente anche questi dati sono consultabili on-line sul sito di Terna
http://www.terna.it/default/Home/SISTEMA_ELETTRICO/mercato_elettrico/serv_interrompiblita/avv_ass_modulirichiesti20112013.aspx


Si racconta di come tutti noi da quasi 30 anni a questa parte paghiamo in bolletta una tassa per il nucleare, la cosiddetta componente A2 e MCT "Oneri per la messa in sicurezza del nucleare" pari a 1,81 Euro all'anno per utenza. Complessivamente in Italia paghiamo quindi circa 285 milioni di Euro all'anno per la tetra eredità nucleare. Fino ad oggi abbiamo pagato la bellezza di quasi 9 miliardi di euro senza produrre nulla, né in termini di energia, né di miglioramento ambientale, né tanto meno di sviluppo di filiera industriale e di futuro per i giovani. Se non ci credete, potete leggere l'operazione bolletta trasparente sul sito dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas http://www.autorita.energia.it/allegati/consumatori/bolletta_trasparente.pdf


Rimango stupito nel vedere di come in questo paese continuino a prevalere i molti benefici per pochi “eletti” e di come tutti noi non facciamo nulla per far si che questo andazzo cambi.


Mi chiedo come si faccia a criticare i pannelli solari e le pale eoliche per il solo impatto estetico senza pensare che tantissimi disastri naturali come i terremoti, sempre più frequenti e diffusi, possano verificarsi perché l’uomo continua a svuotare il sottosuolo estraendo gas e petrolio.


La produzione di energia con fonti rinnovabili come il sole ed il vento non avrebbe di certo simili conseguenze, è vero, si può discutere sulla bellezza o meno di questi sistemi ma sicuramente se si mettono in zone industriali già abbondantemente deturpate dalle fabbriche pur sempre necessarie non andrebbero sicuramente a peggiorare il paesaggio. Mi domando come si faccia a proporre in Sardegna un parco Eolico a Is Arenas e non pensare invece di farlo di fronte alla Saras. Sarà che la potenza ed il divieto della più grande raffineria d’Europa prevalga sul bene della nostra terra?


Mi chiedo come non si riesca a fare 2 conti e capire che conviene di gran lunga produrre il proprio fabbisogno energetico investendo in un impianto fotovoltaico o mini eolico piuttosto che continuare a regalare soldi al gestore elettrico nazionale e pagare tasse per servizi inesistenti, tutto ciò anche se un impianto durasse la metà del tempo per il quale viene venduto.


Mi chiedo come si faccia a non capire come molti media guidati dal volere di aziende con interessi differenti dalle energie rinnovabili screditino queste ultime con notizie fasulle o modificate ad arte per convincerci a non investire in quest’ultime.


Mi chiedo se, con il Quinto Conto Energia e con la diminuzione degli incentivi statali, verrà diminuita anche la componente A3 ossia la tassa a favore della promozione delle energie rinnovabili che ultimamente è diventata davvero significativa nelle bollette degli italiani.


Lo spettro del Quinto Conto Energia sta oltretutto mandando in frantumi uno dei pochi settori ancora produttivi con una filiera che da lavoro a circa 90.000 persone. Molte aziende italiane stanno decidendo di chiudere baracca e burattini in Italia e trasferirsi all’estero dove le regole esistono, sono chiare e soprattutto vengono rispettate.


Troppo spesso abbiamo inchinato la testa al volere di un governo, di destra o di sinistra che sia, che pensa solo al bene economico di chi ha potere e non a quello del popolo. Troppo spesso la classe politica italiana ha devastato il mercato con scelte illogiche fatte non con la testa di chi dovrebbe pensare al bene del paese ma con quella di chi pensa al bene proprio e dei propri amici.


La speranza è che questo Governo sia abbastanza tecnico e soprattutto intelligente e che capisca che la componente A3 è stata introdotta per la promozione delle energie rinnovabili e non per la promozione delle centrali nucleari.


-Carlo Carlini-