Innova Energie Rinnovabili, Cagliari - Negli ultimi tempi si è ampiamente discusso sul destino delle
energie rinnovabili con lo spettro del
Quinto conto energia che incombe sul loro destino. Il governo è orientato a ridurre gli
incentivi statali spinto soprattutto dai poteri forti di quelle aziende che vedono nelle
energie rinnovabili un mostro da combattere per evitare di perdere i tantissimi vantaggi a loro dedicati.
SOS
energie rinnovabili in questi ultimi giorni sta facendo girare utilissime e-mail verità che raccontano cosa si nasconde dietro la volontà di contrastare le energie rinnovabili.
Si racconta di come il costo dell’energia, fissato dal GME (Gestore Mercato Elettrico), è inferiore nelle ore in cui questa viene generata da
energie rinnovabili e di come questa aumenta quando viene prodotta con fonti fossili. Domenica 13 maggio l'elettricità, nelle ore di sole, fra le 8 e le 18 costava circa 3 centesimi di euro per kWh mentre raggiungeva i 9 centesimi di euro per kWh la sera in assenza dell'effetto
fotovoltaico.
Esaminiamo invece un giorno lavorativo: lunedì 14 maggio la domanda è maggiore e le
energie rinnovabili non sono sufficienti a tenere bassi i prezzi. Dalle 8 alle 18 il prezzo è intorno a 7 centesimi di euro per kWh. Da notare che la sera alle 21, senza l'effetto
fotovoltaico, il prezzo sale fino a 10 centesimi di euro per kWh. Questi dati possono essere consultati proprio sul sito del GME
www.mercatoelettrico.org.
Si racconta di come i grandi consumatori cosiddetti Energivori percepiscano forti somme in cambio della propria disponibilità a rinunciare all’erogazione in caso di insufficienza di energia. Insufficienza energetica che viene scongiurata grazie alla produzione delle
energie rinnovabili che potrebbero causare l’eliminazione di questo benefit a favore di queste grandi aziende che si danno da fare per ostacolare le
energie rinnovabili. A conti fatti tutti noi diamo a circa 650 milioni l’anno a poco meno di 200 grandi utenti Energivori. Ovviamente anche questi dati sono consultabili on-line sul sito di Terna
http://www.terna.it/default/Home/SISTEMA_ELETTRICO/mercato_elettrico/serv_interrompiblita/avv_ass_modulirichiesti20112013.aspxSi racconta di come tutti noi da quasi 30 anni a questa parte paghiamo in bolletta una tassa per il nucleare, la cosiddetta componente A2 e MCT "Oneri per la messa in sicurezza del nucleare" pari a 1,81 Euro all'anno per utenza. Complessivamente in Italia paghiamo quindi circa 285 milioni di Euro all'anno per la tetra eredità nucleare. Fino ad oggi abbiamo pagato la bellezza di quasi 9 miliardi di euro senza produrre nulla, né in termini di energia, né di miglioramento ambientale, né tanto meno di sviluppo di filiera industriale e di futuro per i giovani. Se non ci credete, potete leggere l'operazione bolletta trasparente sul sito dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas
http://www.autorita.energia.it/allegati/consumatori/bolletta_trasparente.pdfRimango stupito nel vedere di come in questo paese continuino a prevalere i molti benefici per pochi “eletti” e di come tutti noi non facciamo nulla per far si che questo andazzo cambi.
Mi chiedo come si faccia a criticare i
pannelli solari e le
pale eoliche per il solo impatto estetico senza pensare che tantissimi disastri naturali come i terremoti, sempre più frequenti e diffusi, possano verificarsi perché l’uomo continua a svuotare il sottosuolo estraendo gas e petrolio.
La produzione di energia con
fonti rinnovabili come il sole ed il vento non avrebbe di certo simili conseguenze, è vero, si può discutere sulla bellezza o meno di questi sistemi ma sicuramente se si mettono in zone industriali già abbondantemente deturpate dalle fabbriche pur sempre necessarie non andrebbero sicuramente a peggiorare il paesaggio. Mi domando come si faccia a proporre in
Sardegna un
parco Eolico a Is Arenas e non pensare invece di farlo di fronte alla Saras. Sarà che la potenza ed il divieto della più grande raffineria d’Europa prevalga sul bene della nostra terra?
Mi chiedo come non si riesca a fare 2 conti e capire che conviene di gran lunga produrre il proprio fabbisogno energetico investendo in un
impianto fotovoltaico o
mini eolico piuttosto che continuare a regalare soldi al gestore elettrico nazionale e pagare tasse per servizi inesistenti, tutto ciò anche se un impianto durasse la metà del tempo per il quale viene venduto.
Mi chiedo come si faccia a non capire come molti media guidati dal volere di aziende con interessi differenti dalle
energie rinnovabili screditino queste ultime con notizie fasulle o modificate ad arte per convincerci a non investire in quest’ultime.
Mi chiedo se, con il
Quinto Conto Energia e con la diminuzione degli
incentivi statali, verrà diminuita anche la componente A3 ossia la tassa a favore della promozione delle
energie rinnovabili che ultimamente è diventata davvero significativa nelle bollette degli italiani.
Lo spettro del
Quinto Conto Energia sta oltretutto mandando in frantumi uno dei pochi settori ancora produttivi con una filiera che da lavoro a circa 90.000 persone. Molte aziende italiane stanno decidendo di chiudere baracca e burattini in Italia e trasferirsi all’estero dove le regole esistono, sono chiare e soprattutto vengono rispettate.
Troppo spesso abbiamo inchinato la testa al volere di un governo, di destra o di sinistra che sia, che pensa solo al bene economico di chi ha potere e non a quello del popolo. Troppo spesso la classe politica italiana ha devastato il mercato con scelte illogiche fatte non con la testa di chi dovrebbe pensare al bene del paese ma con quella di chi pensa al bene proprio e dei propri amici.
La speranza è che questo Governo sia abbastanza tecnico e soprattutto intelligente e che capisca che la componente A3 è stata introdotta per la promozione delle
energie rinnovabili e non per la promozione delle centrali nucleari.
-
Carlo Carlini-