mercoledì 5 settembre 2012

lunedì 3 settembre 2012

martedì 21 agosto 2012

domenica 19 agosto 2012

giovedì 16 agosto 2012

domenica 12 agosto 2012

Vivere a Cagliari: PARCO MONTE CLARO: PARADISO O INFERNO?

Vivere a Cagliari: PARCO MONTE CLARO: PARADISO O INFERNO?: Il Parco Monte Claro a Cagliari CAGLIARI-  I prati ben curati dove potersi sdraiare a leggere un libro, prendere sole o giocare a pallo...

lunedì 6 agosto 2012

sabato 28 luglio 2012

lunedì 23 luglio 2012

PMI: evasione fiscale o spirito di sopravvivenza?



E' notizia di questi giorni che la pressione fiscale sulle partite IVA è arrivata al 55% senza contare tutte le tasse occulte che gravano sull'imprenditoria, che portano la pressione fiscale al 68,6%  


La burocrazia costa alle piccole e medie imprese italiane 26,5 miliardi di euro, ossia 6.000 euro su ciascuna PMI (aziende con meno di 250 dipendenti). Questa "tassa occulta" è aumentata di 3,4 miliardi di euro (+14,7%) rispetto ad un anno fa. Questi dati sono il risultato dell'analisi della burocrazia italiana da parte dell'Ufficio Studi della CGIA di Mestre


Per attuare delle semplificazioni nella burocrazia italiana è nato anche un nuovo Ministero (con un ovvio peso economico sul bilancio dello stato) che evidentemente non è riuscito a svolgere un buon lavoro visto che nonostante le semplificazioni adottate in questi ultimi anni, l’inefficienza del sistema pubblico italiano continua a penalizzare le imprese attraverso un spaventoso aumento dei costi. 


Ma ecco la classifica delle tasse occulte:

  1. La previdenza costa alle PMI complessivamente 9,9 miliardi all’anno (la tenuta dei libri paga, le comunicazioni legate alle assunzioni o alle cessazioni di lavoro, le denunce mensili dei dati retributivi e contributivi, l’ammontare delle retribuzioni e delle autoliquidazioni);  
  2. La sicurezza nei luoghi di lavoro pesa per 4,6 miliardi di euro (valutazione dei rischi, il piano operativo di sicurezza, la formazione obbligatoria del titolare e dei dipendenti sono solo alcune delle voci di questo settore);
  3. L'area ambientale si attesta sui 3,4 miliardi di euro l’anno (le autorizzazioni per lo scarico delle acque reflue, la documentazione per l’impatto acustico, la tenuta dei registri dei rifiuti e le autorizzazioni per le emissioni in atmosfera); 
  4. Il costo amministrativo che le aziende devono "sopportare" per far fronte agli adempimenti in materia fiscale (dichiarazioni dei sostituti di imposta, comunicazioni periodiche ed annuali Iva, etc.) costa complessivamente 2,7 mld di euro;
  5. La privacy costa 2,6 mld;
  6. La prevenzione incendi 1,4 mld;
  7. Gli appalti 1,2 mld;
  8. La tutela del paesaggio e dei beni culturali costa solo (si fa per dire) 0,6 miliardi
"Se teniamo conto - dichiara il segretario della CGIA di Mestre Giuseppe Bortolussi - che il carico fiscale sugli utili di una impresa italiana ha raggiunto il 68,6%, contro una media presente in Germania del 48,2%, c'è da chiedersi come facciano i nostri imprenditori a reggere ancora il confronto. Per questo bisogna dire basta ad un fisco opprimente e ad una burocrazia ottusa. Lavorare in queste condizioni costringe gli imprenditori italiani a trasformarsi quotidianamente in piccoli eroi: questo non deve più accadere". 


Ma la cosa più scandalosa è che dal 31,4% che rimane nelle casse delle PMI vanno sostenuti i costi di gestione che sono ulteriormente arricchiti di tasse, vedi il costo dei carburanti sui quali le accise incidono per il 52%, l'energia elettrica, anch'essa oppressa dalle accise, le imposte di bollo sui servizi bancari e la telefonia e chi più ne ha più ne metta.


Non ci sto a considerare evasori fiscali tutti quei piccoli imprenditori che si fanno un mazzo tanto per arrivare a fine mese e che, per sopravvivere e riuscire a dare un pasto alla propria famiglia, omettono di pagare qualche tassa entrando di diritto nel club "nemici di Equitalia". Non riesco a ritenere loro parassiti della comunità, come raffigurato nello spot istituzionale, piuttosto proporrei l'acquisto di un bello spray antiparassitario per i nostri "cari politici italiani", questa si che mi pare una buona idea.


- Carlo Carlini -      



mercoledì 18 luglio 2012

Il Quinto Conto Energia è una cagata pazzesca!!!


Mi son permesso di rubare le parole che il mitico Fantozzi utilizzò per descrivere "La Corazzata Potemkin" per descrivere il Quinto Conto Energia, il massimo che potesse uscire da quei cervelloni dei nostri governatori.
Con questo nuovo conto energia, i nostri politici, non si sono accontentati di ridurre drasticamente le tariffe incentivanti ma sono riusciti a fare anche qualche finezza. 
Intanto hanno suddiviso le tariffe in "tariffa onnicomprensiva" e in "premio autoconsumo" creando tra l'altro una grandissima confusione che verrà chiarita solo all'uscita delle guide applicative che solitamente vengono pubblicate qualche mese dopo l'emanazione del decreto. Infatti bisognerà capire se il premio autoconsumo sarà realmente un premio da applicare in maggiorazione alla tariffa onnicomprensiva o se, come gira voce che sia in realtà, le 2 tariffe vengano applicate in maniera separata, l'onnicomprensiva per l'energia ceduta in rete e il premio autoconsumo solo per l'energia autoconsumata. A questo punto bisognerebbe riuscire ad entrare dentro le testoline di chi ha ideato il decreto per capire il motivo per il quale lo chiamino premio che in italiano (ma evidentemente non in politichese) identifica un "riconoscimento aggiuntivo per una determinata attività o opera". Aggiuntivo a che cosa?
Ma non basta!!!
Quando han deciso di fare una genialata si sono messi proprio d'impegno e così hanno abolito lo scambio sul posto che, visto il continuo aumento del costo dell'energia, rappresentava il vero vantaggio nell'installazione di un impianto fotovoltaico. Ma adesso questi han deciso che l'energia prodotta dal proprio impianto dovrà essere ceduta in rete senza poterne più usufruire. Ma secondo voi chi utilizzerà tutta l'energia prodotta in eccesso dagli impianti che verranno installati? Non andrà mica all'Enel direte voi! Non lo so, ma la mia paura è proprio quella!
Ma il massimo è la previsione della durata di questo nuovo conto energia, che rischia di battere qualsiasi record e durare ancor meno del 3° conto energia che durò solo 5 mesi. Proprio oggi infatti il Sole 24 Ore analizza la situazione e visto che in meno di una settimana sono stati già bruciati 100 milioni di euro di incentivi dei 700 milioni previsti, il quinto conto energia pare essere nato moribondo e destinato ad esaurirsi ancor prima di entrare in vigore o comunque di dover durare solo poche settimane, molto meno dei 5 semestri previsti in decreto
Questa è la dimostrazione che l'energia solare funziona, che l'italiano ha capito la convenienza di installare un impianto fotovoltaico e che ormai anche in Italia c'è la consapevolezza della reale efficienza e convenienza delle energie rinnovabili, la consapevolezza che sta nella testa degli italiani "normali" ma evidentemente non in quella dei nostri "politici" che invece preferirebbero una bella centrale nucleare.
A questo punto mi preme citare nuovamente il mitico Fantozzi e definire il Quinto Conto Energia come la Corazzata Potemkin... UNA CAGATA PAZZESCA!


- Carlo Carlini -

martedì 3 luglio 2012

Lo strano destino della bolletta elettrica.



La bolletta elettrica risulta essere sempre più pesante per le tasche degli italiani sia a causa dell'enormità di tasse che siamo costretti a pagare e sia a causa di un mercato al quanto strano. 


Eh si, perchè nonostante la produzione di energia da fonti rinnovabili sia in continua crescita facendo diminuire il costo al kWh stabilito dal GME nelle ore di produttività degli impianti e nonostante la diminuzione del costo del petrolio, necessario anch'esso per la produzione di energia, il costo del kWh in bolletta non accenna a diminuire.

1,478 € è il costo ad oggi di un litro di Diesel nei self service a Cagliari, e pensare che solo 2 mesi fa il prezzo aveva raggiunto 1,70 € nei self service, arrivando quasi a 2 € nel servito. Quando a marzo si parlava del costo del barile in discesa e si diceva che gli automobilisti avrebbero goduto dei vantaggi dopo circa 3 mesi, io ero scetticissimo, e invece pian pianino il costo è calato e ad oggi abbiamo recuperato più di 20 centesimi al litro, sicuramente meno della diminuzione del costo del barile ma pur sempre qualcosina in più per le nostre tasche.

La domanda a questo punto sorge spontanea, come mai non è accaduto la stessa cosa con l'energia elettrica?

In italia esiste il mercato libero dell'energia elettrica del quale fanno parte Sorgenia, Eni, Edison, Enel Energia e tante altre, che solitamente offrono dei contratti con dei prezzi fissi per periodi abbastanza lunghi, e il servizio di maggior tutela, rappresentato da Enel Distribuzione, che invece applica in fattura il costo del kWh stabilito dal GME.

Partiamo con il dire che Enel, nonostante le fantastiche pubblicità emozionanti a sfondo ecologico, è quella che tra tutte produce meno energia da fonti rinnovabili, per cui sicuramente le pale eoliche e gli impianti fotovoltaici che si vedono nella pubblicità sono sicuramente delle aziende concorrenti. Proseguiamo domandandoci che significa "servizio di maggior tutela" se spesso Enel è più cara delle altre compagnie. Detto ciò torniamo  a ciò che ho scritto in partenza e riflettiamo sul motivo per il quale il costo dell'energia elettrica grava sempre di più sulle tasche degli italiani nonostante la diminuzione dei costi delle materie prime, proprio strano che anche l'energia elettrica, come nel caso dei carburanti, qualche volta non subisca delle diminuzioni al posto dei soliti rincari, sarà che se il carburante aumenta troppo si può tenere ferma la macchina mentre nel caso dell'energia è quasi impossibile vivere al buio?


- Carlo Carlini -

venerdì 29 giugno 2012

Calcio & Politica, quando il rettangolo di gioco ha la meglio sul parlamento europeo.




Il 28 giugno 2012 è una data destinata a passare alla storia, non per il vertice del Consiglio Europeo dove si è discusso di debito pubblico e crescita ma per la fantastica vittoria della nazionale guidata da Cesare Prandelli sulla favoritissima Germania

Per una volta la Germania starà dietro di noi in Europa, non importa se è l’Europa del calcio e non quella dell’economia, l’importante è che gli italiani possano rivendicare una superiorità sui tedeschi. Il giorno successivo ai due avvenimenti anche i giornali han fatto un po’ di confusione tra calcio e politica, e se il Corriere dello Sport recita simpaticamente “Vi abbiamo rotto lo spread”, ben al di là vanno due giornali più politici che sportivi ma che trovano nel calcio un momento di gloria per noi e vendetta verso gli odiatissimi tedeschi, e così Libero intitola “VAFFANMERKEL” identificando in Super Mario Balotelli un esempio per Mario Monti, mentre Il Giornale scrive “Ciao ciao culona” e continuando a confondere il calcio con la politica prosegue “Cara Merkel, dall’Euro esci tu”.

È vero che l’Italia è un paese di Santi, Poeti, Navigatori e Commissari Tecnici, ed è ancor più vero che di fiducia nella politica ce n’è poca e in Mario Monti ancora meno, ma da qui ad arrivare a mettere il paese nelle mani di Super Mario Balotelli mi sembra al quanto esagerato. Neanche con il massimo dell’immaginazione riuscirei a vedere un tavolo con la Merkel, Hollande, Cameron e Balotelli, con quest’ultimo che inizia a tirare semi di oliva alla Cancelliera tedesca o molliche di pane al Primo Ministro inglese.

Immagino Super Mario Balotelli al parlamento europeo che impotente sui temi di politica economica ma forte di un ribasso dello spread per prevalere sugli altri Primi Ministri si leva giacca, camicia e cravatta e fa vedere i muscoli. 

Concordo sul fatto che l’Italia sia stata fantastica, che Super Mario abbia giocato una partita stupenda dimostrando grande attaccamento alla maglia adirandosi per la sostituzione avvenuta quando era in preda ai crampi e condivido l’idea di Cesare Prandelli nel voler puntare ancora sul Super Mario nazionale anche per la finale di domenica contro la Spagna, una finale che si preannuncia difficile ma non impossibile. Ma spero proprio che lunedì il Corriere dello Sport, la Gazzetta e Tuttosport non debbano ricorrere alle imprese di Mario Monti per vendicare una sconfitta in finale contro le furie rosse.

Ora non ci resta che sperare che ognuno dei due Mario facciano il meglio nel proprio campo così da farci vale sia nell'Europa calcistica che in quella economica.

Forza Italia e forza i nostri Super Mario nazionali.

- Carlo Carlini - 

mercoledì 13 giugno 2012

Energie Rinnovabili: Quinto Conto energia tra politica e poteri forti




Innova Energie Rinnovabili, Cagliari - Negli ultimi tempi si è ampiamente discusso sul destino delle energie rinnovabili con lo spettro del Quinto conto energia che incombe sul loro destino. Il governo è orientato a ridurre gli incentivi statali spinto soprattutto dai poteri forti di quelle aziende che vedono nelle energie rinnovabili un mostro da combattere per evitare di perdere i tantissimi vantaggi a loro dedicati.


SOS energie rinnovabili in questi ultimi giorni sta facendo girare utilissime e-mail verità che raccontano cosa si nasconde dietro la volontà di contrastare le energie rinnovabili.
Si racconta di come il costo dell’energia, fissato dal GME (Gestore Mercato Elettrico), è inferiore nelle ore in cui questa viene generata da energie rinnovabili e di come questa aumenta quando viene prodotta con fonti fossili. Domenica 13 maggio l'elettricità, nelle ore di sole, fra le 8 e le 18 costava circa 3 centesimi di euro per kWh mentre raggiungeva i 9 centesimi di euro per kWh la sera in assenza dell'effetto fotovoltaico.
Esaminiamo invece un giorno lavorativo: lunedì 14 maggio la domanda è maggiore e le energie rinnovabili non sono sufficienti a tenere bassi i prezzi. Dalle 8 alle 18 il prezzo è intorno a 7 centesimi di euro per kWh. Da notare che la sera alle 21, senza l'effetto fotovoltaico, il prezzo sale fino a 10 centesimi di euro per kWh. Questi dati possono essere consultati proprio sul sito del GME www.mercatoelettrico.org.


Si racconta di come i grandi consumatori cosiddetti Energivori percepiscano forti somme in cambio della propria disponibilità a rinunciare all’erogazione in caso di insufficienza di energia. Insufficienza energetica che viene scongiurata grazie alla produzione delle energie rinnovabili che potrebbero causare l’eliminazione di questo benefit a favore di queste grandi aziende che si danno da fare per ostacolare le energie rinnovabili. A conti fatti tutti noi diamo a circa 650 milioni l’anno a poco meno di 200 grandi utenti Energivori. Ovviamente anche questi dati sono consultabili on-line sul sito di Terna
http://www.terna.it/default/Home/SISTEMA_ELETTRICO/mercato_elettrico/serv_interrompiblita/avv_ass_modulirichiesti20112013.aspx


Si racconta di come tutti noi da quasi 30 anni a questa parte paghiamo in bolletta una tassa per il nucleare, la cosiddetta componente A2 e MCT "Oneri per la messa in sicurezza del nucleare" pari a 1,81 Euro all'anno per utenza. Complessivamente in Italia paghiamo quindi circa 285 milioni di Euro all'anno per la tetra eredità nucleare. Fino ad oggi abbiamo pagato la bellezza di quasi 9 miliardi di euro senza produrre nulla, né in termini di energia, né di miglioramento ambientale, né tanto meno di sviluppo di filiera industriale e di futuro per i giovani. Se non ci credete, potete leggere l'operazione bolletta trasparente sul sito dell'Autorità per l'Energia Elettrica e il Gas http://www.autorita.energia.it/allegati/consumatori/bolletta_trasparente.pdf


Rimango stupito nel vedere di come in questo paese continuino a prevalere i molti benefici per pochi “eletti” e di come tutti noi non facciamo nulla per far si che questo andazzo cambi.


Mi chiedo come si faccia a criticare i pannelli solari e le pale eoliche per il solo impatto estetico senza pensare che tantissimi disastri naturali come i terremoti, sempre più frequenti e diffusi, possano verificarsi perché l’uomo continua a svuotare il sottosuolo estraendo gas e petrolio.


La produzione di energia con fonti rinnovabili come il sole ed il vento non avrebbe di certo simili conseguenze, è vero, si può discutere sulla bellezza o meno di questi sistemi ma sicuramente se si mettono in zone industriali già abbondantemente deturpate dalle fabbriche pur sempre necessarie non andrebbero sicuramente a peggiorare il paesaggio. Mi domando come si faccia a proporre in Sardegna un parco Eolico a Is Arenas e non pensare invece di farlo di fronte alla Saras. Sarà che la potenza ed il divieto della più grande raffineria d’Europa prevalga sul bene della nostra terra?


Mi chiedo come non si riesca a fare 2 conti e capire che conviene di gran lunga produrre il proprio fabbisogno energetico investendo in un impianto fotovoltaico o mini eolico piuttosto che continuare a regalare soldi al gestore elettrico nazionale e pagare tasse per servizi inesistenti, tutto ciò anche se un impianto durasse la metà del tempo per il quale viene venduto.


Mi chiedo come si faccia a non capire come molti media guidati dal volere di aziende con interessi differenti dalle energie rinnovabili screditino queste ultime con notizie fasulle o modificate ad arte per convincerci a non investire in quest’ultime.


Mi chiedo se, con il Quinto Conto Energia e con la diminuzione degli incentivi statali, verrà diminuita anche la componente A3 ossia la tassa a favore della promozione delle energie rinnovabili che ultimamente è diventata davvero significativa nelle bollette degli italiani.


Lo spettro del Quinto Conto Energia sta oltretutto mandando in frantumi uno dei pochi settori ancora produttivi con una filiera che da lavoro a circa 90.000 persone. Molte aziende italiane stanno decidendo di chiudere baracca e burattini in Italia e trasferirsi all’estero dove le regole esistono, sono chiare e soprattutto vengono rispettate.


Troppo spesso abbiamo inchinato la testa al volere di un governo, di destra o di sinistra che sia, che pensa solo al bene economico di chi ha potere e non a quello del popolo. Troppo spesso la classe politica italiana ha devastato il mercato con scelte illogiche fatte non con la testa di chi dovrebbe pensare al bene del paese ma con quella di chi pensa al bene proprio e dei propri amici.


La speranza è che questo Governo sia abbastanza tecnico e soprattutto intelligente e che capisca che la componente A3 è stata introdotta per la promozione delle energie rinnovabili e non per la promozione delle centrali nucleari.


-Carlo Carlini-

venerdì 16 marzo 2012

Fotovoltaico in Sardegna: DAITARN 3: l'esempio di come il sole l'avrà vinta sul petrolio


di Carlo Carlini 

Nel 1978 Yoshiyuki Tomino immaginava che all'inizio del XXI secolo i Meganoidi avrebbero invaso la terra per schiavizzare gli esseri umani e solo l'intervento di Haran Banjo alla guida del suo Daitarn III, gigantesco robot trasformabile, sarebbe riuscito a sconfiggere i cattivi.

"Ed ora con l'aiuto del sole vincerò! Attacco solare!"

Ad ogni puntata Haran Banjo sconfiggeva i nemici grazie all'arma segreta "l'Attacco solare", possibile grazie ai pannelli solari posti sulla testa di Daitan III. 
Questo è un altro esempio di come l'umanità già in passato vedeva nell'energia solare la salvezza dell'umanità. Daitarn III è la vittoria dell'energia solare contro i carburanti comuni ossia la previsione di ciò che accadrà immancabilmente in un futuro neanche troppo lontano quando le risorse di gas e petrolio termineranno. Le grandi società energetiche e petrolifere stanno già investendo massiciamente sulle fonti rinnovabili per evitare di ritrovarsi scoperte nel momento in cui termineranno le altre risorse.
Troppo spesso si ritengono i soldi spesi nelle energie rinnovabili e nell'efficienza energetica come dei costi, mentre in realtà sono dei veri e propri investimenti. Isolare bene la casa per evitare di disperdere il calore in inverno o il fresco d'estate, alimentare la casa con il fotovoltaico e l'eolico, riscaldare l'acqua con il solare termico, riscaldare l'aria con il geotermicoenergie pulite per le nostre tasche e per la nostra terra che ne gioverebbe non poco.
Già da tempo sono state scoperte macchine ad idrogeno, ad aria compressa e ad energia solare, auto non commerciabili per il divieto posto dai potenti, così come i biocarburanti, vietati in Italia perchè si evadrebbero le accise. Quando si parla di queste scoperte tutti si lamentano contro i potenti che ne impediscono la commercializzazione, ma poi tantissimi di coloro che si lamentano non approfittano delle tecnologie esistenti magari con la scusa di aspettare un prodotto più innovativo. A queste persone faccio spesso l'esempio del computer che quando lo compri è all'avanguardia e dopo pochissimo tempo diviene obsoleto. Rinunciare ai vantaggi di un impianto fotovoltaico oggi per aspettare un prodotto più innovativo, contribuisce solo a farci continuare a perdere soldi e a perdere delle opportunità.
Quando vado dai miei clienti mostro sempre un'immagine che porto nel mio telefonino, una foto fatta ad un solare termico sottovuoto che un mio cliente montò nel 1981 con la consapevolezza che la tecnologia sarebbe comunque andata avanti. Oggi quel solare termico ha 31 anni e 3 dei suoi 6 tubi non sono più funzionanti eppure lui con orgoglio dice: "perchè dovrei cambiarlo se mi porta ancora l'acqua ad 80 gradi! Questo è l'investimento migliore che abbia potuto fare".

Il vento, il sole ed il calore terrestre sono risorse inesauribili e gratuite, nessuno potrà mai aumentare il costo dei raggi solari o vendere il vento a barili, chiunque può diventare produttore di energia, basta volerlo.

martedì 21 febbraio 2012

Fotovoltaico in Sardegna: Iter per accedere ai 600 mln del Fondo per Kyoto

Fotovoltaico in Sardegna: Iter per accedere ai 600 mln del Fondo per Kyoto: Il ministro dell'Ambienti Corrado Clini e dello Sviluppo Corrado Passera , hanno presentato ufficialmente il fondo rotativo per kyoto ,...

Fotovoltaico in Sardegna: Europa: il 70% dell’elettricità viene da eolico e ...

Fotovoltaico in Sardegna: Europa: il 70% dell’elettricità viene da eolico e ...: L'Europa ha battuto un grandissimo record per quanto riguarda le energie rinnovabili . I dati dimostrano che circa il 71% della nuova p...

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Fotovoltaico in Sardegna: Plastica ecologica senza petrolio

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lunedì 20 febbraio 2012

Fotovoltaico in Sardegna: Parco eolico a Fukushima entro il 2016

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Fotovoltaico in Sardegna: Si al fotovoltaico in aree con vincolo paesaggisti...: di Marco Sotgiu Il TAR del Veneto, con la sentenza n. 48/2012 ha stabilito che è possibile costruire impianti fotovoltaici anche in zo...

Fotovoltaico in Sardegna: Impianto fotovoltaico Offerta 3KW

Fotovoltaico in Sardegna: Impianto fotovoltaico Offerta 3KW: OFFERTA PROPOSTA DA INNOVA ENERGIE RINNOVABILI, CAGLIARI: IMPIANTO FOTOVOLTAICO 3KW € 8.800,00 + IVA Serviamo tutte le seguen...

Fotovoltaico in Sardegna: Con il fotovoltaico si risparmia

Fotovoltaico in Sardegna: Con il fotovoltaico si risparmia: Kyoto club alla vigilia dell'anniversario della ratifica del protocollo di Kyoto , da la notizia che il 25 % dei consumi elettrici del se...

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giovedì 16 febbraio 2012

martedì 14 febbraio 2012

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Fotovoltaico in Sardegna: 600 milioni di euro per la riduzione delle emissio...

Fotovoltaico in Sardegna: 600 milioni di euro per la riduzione delle emissio...: L’Onda energetica. Pensieri sull’energia rinnovabile e sviluppo ecosostenibile. Di Marco Sotgiu Il Ministero dell’Ambiente ha de...

domenica 12 febbraio 2012

ENERGIE RINNOVABILI… Il futuro che aspetavamo ora c’è! di Carlo Carlini



Abbiamo sperato di arrivare fino a qui ed ora che abbiamo la possibilità di utilizzare le fonti rinnovabili non le sfruttiamo a dovere!
Da sempre l’uomo ha cercato il modo per sfruttare fonti naturali per l’energia, gli antichi idolatravano il sole e il vento, i maya, gli egizi e i greci. Per anni film e cartoni hanno immaginato come sarebbe cambiata la vita con la scoperta dell’energia solare. Nel 1970 Alexander Key scrisse The Incredible Tide (traduzione letterale. L’Incredibile Marea) romanzo da cui Hayao Miyazaki nel 1978 ha tratto la fortunatissima serie Conan il ragazzo del futuro. Chi non ricorda Conan, quel formidabile ragazzino di appena 11 anni capace di imprese incredibili? Nella serie, ambientata nel 2028, si narra di un futuro post atomico all’indomani della terza guerra mondiale dove Lepka, dittatore di Indastria, fa di tutto per costringere il Dott. Rao, nonno di Lana, a svelare i segreti per sviluppare l’energia solare per alimentare le proprie macchine da guerra.
Ora l’energia solare esiste e, grazie al cielo, non abbiam dovuto sopportare un’ennesima guerra mondiale per ottenerla ma soprattutto è alla portata di tutti.
Quando chiedo a Matteo, mio figlio di 4 anni, che mestiere faccio lui mi risponde che vendo energia solare come il nonno di Lana. Beh, non sono uno scienziato all’altezza del Dott. Rao ma sono pur sempre un buon consulente capace di consigliare ai propri clienti il miglior modo per sfruttare l’energia solare.
Proprio ieri ero a far visita ad un cliente che mi diceva di non aver bisogno di un impianto fotovoltaico in quanto la sua bolletta elettrica era di appena 60 euro a bimestre, allora io gli ho domandato come riscaldava la casa e l’acqua e sono venuto a sapere che, oltre ai 360 euro annui di energia elettrica, spende 2.500 euro per il gasolio dei termosifoni, 300 euro per il gas dello scaldabagno, senza tener conto che d’estate, per non pagar tanto, limita al massimo l’utilizzo dei condizionatori. Allora gli ho fatto il conteggio che segue per mostrargli la convenienza di un impianto fotovoltaico.

Spese correnti                                                                                               
Gasolio riscaldamento € 2.500,00
Gas scaldabagno € 300,00
Energia Elettrica € 360,00
TOTALE € 3.160,00

ImpiantoFotovoltaico SunPower serie E 20 da 5,88 kWp produzione annua stimata 8.200 kWh
Costo impianto chiavi in mano IVA inclusa € 19.250,00
Costo annuo finanziamento SunPower (144 rate da 237,50 €) € 2.850,00

Ecco dimostrato che con una spesa inferiore a quella attuale avrebbe l’energia necessaria per utilizzare i propri servizi senza doversi limitare. C’è da considerare inoltre che la spesa energetica aumenta costantemente (e di questi tempi gli aumenti sono vertiginosi) mentre la rata SunPower è costante ed inoltre la rata è limitata alla durata del finanziamento (12 anni) dopodiché il risparmio rimane tutto nelle nostre tasche.
Niente male! Ha risposto il cliente, ed ha firmato il contratto.
Ci sono persone che hanno il vantaggio di avere un tetto sul quale installare un impianto fotovoltaico e non lo fanno e invece ci sono persone che non possono farlo perché magari abitano in un condominio e non ottengono l’autorizzazione per farlo.
Che l’energia solare sia un vero e proprio investimento lo dimostrano le tante aziende che ricercano tetti in affitto per installarci sopra un impianto fotovoltaico. Si è così, aziende che ricercano tetti industriali di almeno 1.500 mq per il quali corrispondono un importo una tantum di 50.000 per 20 anni di affitto.
La convenienza delle energie rinnovabili sta convincendo anche grandi colossi del petrolio come Total che ad Aprile 2011 ha acquistato il 60% della SunPower.
Al giorno d’oggi non solo è conveniente, ma è sempre più sicuro. Per l’ambiente e quindi per la nostra salute ma anche per il fatto che non si rischia di rimanere senza energia a causa del freddo che causa la chiusura delle condotte del gas, o fenomeni atmosferici che danneggiano le reti elettriche come sta accadendo in questi giorni.
Il sole non costa niente nemmeno se sale lo spread o se nei paesi mediorientali scoppia qualche guerra.
Ma soprattutto bisogna considerare che le scorte di gas e petrolio avranno termine mentre il sole sorge e sorgerà ogni giorno.

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venerdì 10 febbraio 2012

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martedì 7 febbraio 2012

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sabato 4 febbraio 2012

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giovedì 2 febbraio 2012

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mercoledì 1 febbraio 2012

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lunedì 30 gennaio 2012

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domenica 29 gennaio 2012

sabato 28 gennaio 2012

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Fotovoltaico… come orientarsi nella scelta dell’impianto.


Sono solo 2 anni che opero con grande entusiasmo nel campo del fotovoltaico e prima di andare ad eseguire consulenze ho dovuto studiare parecchio, ma ad ogni sopralluogo grazie alle domande dei clienti, sempre più svariate e fantasiose, ho imparato qualcosa in più e grazie a ciò posso ora considerarmi competente in materia anche se ho ancora da imparare e imparerò proprio grazie ai clienti che stimoleranno le mie ricerche. Se un addetto ai lavori ha tanto da imparare anche dopo anni di lavoro immaginate quanto sia difficile per i clienti che si affacciano per la prima volta in questo mondo. Orientarsi nella scelta è già difficile per le numerose nozioni che bisogna apprendere, per la differenza di tecnologie, tipologie di installazioni, potenza da installare e ancor di più per la moltitudine di marche di pannelli e inverter.

La prima cosa che voglio consigliare a tutti coloro che hanno un tetto e la possibilità di affrontare la spesa (anche grazie a dei finanziamenti) è di fare un impianto fotovoltaico perché è attualmente il miglior investimento e grazie agli incentivi è alla portata di tutti.

Fatelo, con me o con chi volete, ma fatelo!... questo è la frase che ripeto ad ogni cliente che incontro.

Ma vediamo come scegliere l’impianto giusto.

Di che potenza ho bisogno?
Il proprio fabbisogno va calcolato in base ai consumi annui che si possono rilevare dalla bolletta energetica. Dopodiché bisogna stimare la produzione in base all’altitudine, esposizione e inclinazione. In Sardegna per ogni kW picco installato, con esposizione sud e inclinazione 35° si producono più o meno dai 1.200 ai 1.400 kWh, per cui una famiglia che ha un consumo di 3.700 kWh avrà bisogno di un impianto di 3 kWp. Nella decisione della potenza da installare bisogna anche valutare l’incentivo che è riconosciuto in base a fasce di potenza. Prendendo in considerazione gli impianti “residenziali” l’incentivo maggiore è corrisposto per gli impianti tra 1 e 3 kWp e poi c’è la fascia che va dai 3 ai 20 kWp. C’è da dire che fino ai 20 kWp non c’è limite alla potenza da poter installare, per cui il consiglio è sempre quello di installare il più possibile perché più s’installa e più si guadagna.

Dove installare l’impianto?


Anche nella valutazione del luogo d’installazione bisogna considerare gli incentivi che variano a seconda della tipologia d’installazione. Il maggiore è quello riconosciuto per gli impianti installati sugli edifici, direttamente sui tetti spioventi o con delle strutture di sostegno particolari sui tetti piani. Un incentivo medio è riconosciuto per quegli impianti installati su pergole che esse siano costruite a terra o su terrazze. L’incentivo più basso è quello riconosciuto per l’installazione a terra.

A questo punto, scelta la potenza e il luogo bisogna concentrarsi sulle caratteristiche dell’impianto. Pannelli monocristallini o policristallini? Pannelli europei o no? Che inverter?

Procediamo per gradi. I pannelli monocristallini sono realizzati con il silicio puro mentre i pannelli policristallini che vengono realizzati con il silicio lavorato. I monocristallini hanno un costo superiore rispetto a quelli policristallini ma hanno caratteristiche migliori che sono:

- Maggiore efficienza, ossia a parità di potenza installata occupano una minore superficie e questo potrebbe già influire nella scelta nel caso in cui si avesse una superficie ridotta sulla quale montare l’impianto.

- Maggiore capacità produttiva, infatti anche se esposti non perfettamente a sud hanno una buona produzione. Anche questa condizione potrebbe influenzare la scelta se il proprio tetto non ha una perfetta esposizione a sud.

C’è da dire che sono poche le aziende che producono ancora pannelli monocristallini per un fattore puramente economico e per far valere il proprio prodotto screditano il monocristallino. Proprio su questo fatto esistono dei luoghi comuni come il fatto che in paesi molto soleggiati come la Sardegna i pannelli monocristallini hanno maggiore perdita di potenza in estate quando il pannello si surriscalda. Ciò però non è vero infatti esistono moduli monocristallini come quelli prodotti dalla SunPower, leader mondiale nel fotovoltaico, che hanno minori perdite anche ad alte temperature, rispetto ai pannelli di altre marche, compresi quelli policristallini e ciò è dimostrato da test indipendenti di varie università.

Per quanto riguarda l’origine dei pannelli è un fattore importante se l’installazione avviene su edificio perché a questa tipologia d’installazione viene riconosciuto un maggior incentivo se si utilizzano prodotti made in Europe. Oramai comunque la maggior parte delle aziende ha avviato una catena produttiva anche in Europa per non essere svantaggiati rispetto alle altre fabbriche, tra queste la SunPower, Sanyo e Sharp.

Grande attenzione va data alla scelta dell’inverter che è l’elemento che lavora di più in tutto l’impianto ed è anche l’elemento maggiormente soggetto a guasti. Proprio per questo si consiglia di effettuare l’estensione di garanzia da 5 a 10 anni o optare per case come SunPower che con il proprio impianto forniscono anche l’inverter scelto tra le primarie marche con la garanzia di 10 anni inclusa. Per quanto riguarda le migliori marche sono: SMA, Fronius, Santerno, Kaco e Power One.

Assicurazione dell’impianto si o no?

Io consiglio sempre l’assicurazione dell’impianto perché per un cifra contenuta si possono dormire sonni tranquilli, infatti l’assicurazione ci tutela da furti, atti vandalici e soprattutto dai danni provocati dai fenomeni atmosferici, rari ma pur sempre possibili.

Conviene stipulare un contratto di manutenzione?

Si, conviene. Intanto una buona pulizia dei pannelli almeno una volta all’anno è necessaria, inoltre l’impianto fotovoltaico è un vero e proprio impianto elettrico ed ha assoluto bisogno di manutenzione, infatti con il tempo i cavi vanno in bassa tensione e questo crea perdite alla produzione dell’impianto o altri componenti presenti nei quadri, come gli interruttori, vanno verificati e sostituiti se non più idonei.

Qual è la scelta più importante?
La scelta più importante è quella che ricade sull’azienda installatrice, più è affidabile l’azienda e più probabilità di avere una proposta seria, onesta ed un lavoro eseguito a regola d’arte ci sono.